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IL DE FAZIO INTORNO A NOI 2019 | |
GESTIONE ATTIVITA' POMERIDIANE | |
corsi pomeridiani -accesso riservato- |
SCHEDA PROGETTO |
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Da anni la legalità è stata collocata al centro dell’attenzione educativa. Questo progetto intende promuovere una sensibilizzazione sul problema dell’educazione alla legalità come rispetto della legge da parte di tutti, precisamente l’apprendimento e la messa in azione di comportamenti che non infrangano le norme, seguendo due modalità di apprendimento: l’educazione per adesione e imitazione e quella per constatazione e adeguamento. In particolare si vogliono affrontare alcune peculiari forme di illegalità italiane: in economia, cioè nella produzione e distribuzione di merci compresa l’evasione fiscale, nel settore bancario interessato da sempre da scandali (scandalo della Banca Romana, uno dei primi scandali politico - finanziario, crac della Banca privata Italiana, piccolo istituto di credito al centro di un intrigo internazionale, che causò l’uccisione di Giorgio Ambrosoli, ecc.), le illegalità ambientali, le mafie. Attraverso l’analisi dei rapporti sul fenomeno della criminalità ambientale si vuole far conoscere ai nostri studenti la diffusione dei reati ambientali nel nostro paese e come questi siano in stretta correlazione con la criminalità organizzata che da un uso improprio dei rifiuti, e più precisamente da uno smaltimento improprio accresce i propri guadagni, mettendo a rischio la salute dei cittadini. A tal proposito si tratterà il ciclo dei rifiuti come forma di produzione per creare ricchezza in maniera legale e si discuterà del dramma della terra dei fuochi, delle ecomafie e di tutti i crimini ambientali. L’intenzione è far conoscere anche la storia di personalità che hanno combattuto contro queste forme di illegalità come l’agente di polizia Roberto Mancini che aveva scoperto prima degli altri la “terra dei fuochi”, morto per essere entrato in contatto con alcune sostanze tossiche, il capitano Natale De Grazia, che indagava sul traffico di rifiuti che venivano smaltiti, affondandoli nel mare, insieme alle navi che li trasportavano, la giornalista Ilaria Alpi che indagava sul traffico di rifiuti in Somalia. Si ripercorrerà pertanto la storia di personalità che in qualche modo hanno sacrificato la propria vita per lasciarci un mondo migliore. Fra le altre sarà ricordata Rita Atria, giovane collaboratrice di giustizia. |